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Come prevenire un attacco di panico

come prevenire un attacco di panico

Come prevenire un attacco di panico

Due milioni e mezzo di italiani soffrono di disturbi d’ansia e spendono circa 350 milioni di euro l’anno in ansiolitici. L’uso è sempre più diffuso tra gli under 35, sempre più colpiti da ansia e senso di isolamento. 

(Rapporto Istat, 2017), (Rapporto Osmed dell’Aifa, 2018).

L’ansia può essere sperimentata a diversi livelli. 

Può presentarsi come una sorta di modo di sentirsi, sempre preoccupati e apprensivi. E’ un’ansia generalizzata che accompagna la persona nella sua vita quotidiana, condizionandone chiaramente spesso l’andamento. 

Oppure l’ansia può presentarsi nella sua forma più intensa, acuta e spaventosa: l’attacco di panico.

 

Identifichiamo insieme alcune caratteristiche dell’attacco di panico:

– Di solito colpisce all’improvviso in una giornata ordinaria e in un momento normale, apparentemente senza motivo;

– Si prova la netta e chiara sensazione di morire e di impazzire;

– Si avvertono sintomi fisici come: palpitazioni, dolore al petto o peso sul petto, vertigini, sudorazione, senso di soffocamento, tremori e nausea.

Quest’ultimi, una volta esclusa una causa di natura fisica, possono essere con elevata probabilità, in associazione agli altri segnali elencati, ricondotti ad un attacco di panico.

– Spesso la persona attribuisce erroneamente al luogo e alla situazione nelle quali si è verificato il primo attacco di panico, le motivazioni dell’esperienza vissuta. Ciò la induce ad evitare tali situazioni e luoghi, ponendosi di conseguenza dei limiti. Ad esempio può decidere di non guidare più l’auto, non prendere più mezzi pubblici, evitare luoghi affollati o non uscire più da sola, ma farsi accompagnare sempre da un amico o da un parente.

– Come in un circolo vizioso, una volta vissuto il primo attacco la persona vive nell’ansia e la paura che possa ripresentarsi.

 

E’ possibile prevenire questa terribile esperienza?

 

L’attacco di panico come abbiamo visto ha la caratteristica di cogliere di sorpresa.

Un fulmine a ciel sereno.

Ma cosa è accaduto nei mesi precedenti al primo attacco?

Era così sereno il cielo?

Spesso la persona che ha il suo primo attacco di panico ha vissuto nel periodo precedente ad esso un evento stressante e/o ha trascurato alcuni segnali di malessere psicologico e fisico dando loro poca importanza.

“Non è nulla, solo stanchezza”, “ho avuto periodi peggiori…”.

In questa condizione può colpire l’attacco di panico.

 

Come prevenirlo quindi?

L’ansia può presentarsi anche sotto forma di fastidi o dolori fisici come mal di testa, dolori addominali e fastidi intestinali, ecc…

Questi vengono spesso sottovalutati ed attribuiti ad un banale stress. Molto spesso, invece, sono espressione di un’ansia che ha iniziato ad inviare i suoi segnali.

Ascolta e cogli i segnali di malessere fisico e psicologici senza sottovalutarli.

E’ fondamentale non tirare troppo corda, portandosi al limite delle proprie possibilità ed energie.

Con sempre maggiori difficoltà ci si concede il giusto riposo, la giusta calma e momenti di svago. E’ sempre più difficile rallentare i tempi e curare la propria salute mentale oltre che quelle fisica.

Prenditi cura della tua salute mentale oltre che di quella fisica.

Molto spesso capita di sopportare situazioni che sono dannose per il proprio equilibrio psichico pur di non affrontare la paura di un cambiamento e quindi dell’ignoto.

Affronta la paura del cambiamento ed evita di protrarre troppo a lungo situazioni che generano malessere e ansia.

 

L’ansia, quindi, già dalle sue prime manifestazioni più lievi è un segnale che qualcosa non sta andando nella giusta direzione.

Cogli ciò che vuole comunicarti e vai alla radice del problema.

Eviterai così che diventi acuta, intensa e terrificante, come nell’attacco di panico.

 

Ricordati sempre:

L’ansia non scompare ignorandola!

 

Dott. ssa Roberta de Sio Cesari.

Psicologa e Psicoterapeuta.

Per appuntamenti: Napoli e via Skype.

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